Una telefonata al 113 per un episodio di violenza domestica ha consentito alla Polizia di denunciare all’autorità giudiziaria un marito e padre violento e di porre fine a comportamenti vessatori protrattisi per anni.
Nel cuore della notte è stato chiesto al 113 l’intervento della Volante; gli agenti giunti sul posto, nel pianerottolo del portone d’ingresso dell’edificio, notano un uomo sdraiato a terra che tentava di rialzarsi senza riuscirvi in quanto completamente ubriaco. Sul posto era presente una donna con una contusione al naso e evidente perdita di sangue. La donna riferiva quanto accaduto poco prima: mentre stava dormendo, unitamente alla figlia minore, il suo compagno entrava nella camera da letto e dopo aver farfugliato frasi sconclusionate, palesemente ubriaco, senza alcun motivo, la colpiva con un pugno al naso. La donna riusciva ad allontanarlo e a chiamare il padre, che dopo alcuni minuti giungeva sul posto; l’uomo cercava più volte di colpire ancora la donna ma veniva fermato dal fratello della stella accorso anch’esso in suo aiuto; era stato lui a telefonate al 113.
Gli agenti apprendevano inoltre dalla donna che la convivenza durava da circa dieci anni e di aver avuto da questa relazione due bambini; riferiva altresì che l’uomo è solito avere comportamenti violenti nei suoi confronti, anche in presenza dei bambini ed è sovente assuntore di sostanze alcoliche. Sul posto si faceva intervenire personale del 118 che provvedeva ad accompagnare la donna al pronto soccorso ove veniva sottoposta alle cure sanitarie e dimessa con prognosi di giorni 15 con diagnosi di infrazione delle ossa proprie del naso. I minori sono stati affidati temporaneamente ai nonni, in attesa di decisioni della giustizia minorile. Anche l’uomo veniva condotto in osservazione al pronto soccorso ove i sanitari gli diagnosticavano intossicazione acuta da alcool. La polizia lo ha denunciato per maltrattamenti in famiglia e lesioni.