Il vescovo Giuseppe Piemontese ha fatto visita ai detenuti della Casa Circondariale di Vocabolo Sabbione a Terni, la prima sua visita in carcere dopo la nomina a vescovo della Diocesi Terni Narni Amelia,
accolto dalla direttrice del carcere Chiara Pellegrini, dal comandante della Polizia Penitenziaria Fabio Gallo, dal cappellano del carcere padre Rino Morelli. Ha incontrato numerosi detenuti visitando le varie sezioni del carcere e intrattenendosi a lungo con loro, portando in dono a ciascuno per il prossimo Natale la croce francescana del tau e un biglietto che riproduce l’affresco di Giotto nella basilica superiore di Assisi raffigurante la liberazione di un prigioniero e i due papi Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II in occasione della loro visita in carcere. “Sono contento di essere qui e di poter augurare a voi un felice Natale – ha detto il vescovo -. il tempo che trascorrete in carcere non deve essere visto come tempo perso, ma un tempo per riflettere, per crescere e sperimentare la misericordia del Signore
che non abbandona mai nessuno, ma accoglie tutti.Un incontro all’insegna della fraternità e dell’accoglienza che è stata l’occasione anche per conoscere la realtà carceraria di Terni. I detenuti hanno ringraziato il vescovo per la visita e donato degli oggetti in legno realizzati da loro. La preghiamo di farsi portavoce presso la comunità delle nostre speranze e ci uniamo a lei nella preghiera perché con l’aiuto di Dio troviamo una realizzazione. Siamo consapevoli di dover pagare per gli errori commessi, ma il tanto decantato reinserimento sociale non può avvenire passando tutto il tempo in cella senza svolgere nessuna attività. E’ questo certo un problema nazionale che in questo periodo di crisi è acuito e anche noi all’interno dell’istituto non abbiano più possibilità di lavorare, ma ci ricorda anche papa Francesco che senza lavoro non c’è dignità”.