Nel tweet del Ministro dei Beni culturali e del turismo “Dario Francescshini ” viene commentato un testo tecnico del Mibact, che riguarda l''impugnazione dinanzi alla Corte Costituzionale della legge della Regione Umbria n. 1 del 2015 sul governo del territorio perché sarebbe in contrasto con il codice dei beni culturali”.
In particolare i tecnici sostengono che la legge umbra antepone il piano regionale di sviluppo strategico al piano paesaggistico, che deve invece costituire la disciplina superiore e prevalente nella definizione delle invarianti strutturali di tutela paesaggistica.
Ma questo non è tutto : la legge regionale non disciplinerebbe adeguatamente la fase essenziale del recepimento del piano paesaggistico negli strumenti urbanistici comunali, non assicurando la necessaria partecipazione, in questa fase, degli uffici ministeriali; inoltre la legge regionale non chiarisce bene il rapporto tra accordo con il ministero – necessario secondo il codice, per i
beni paesaggistici – e approvazione del piano in sede di consiglio regionale.
Il sottosegretario Borletti, in una nota conferma che l' Umbria é salva grazie a Cdm E sostiene “Il paesaggio umbro e' salvo grazie all'impugnazione oggi da parte del Consiglio dei Ministri del piano di sviluppo della Regione” ed ha aggiunto “Crescita e economia possono, anzi devono essere compatibili con la tutela del paesaggio. Questo e' il vero cambio di verso dopo decenni di dissennata distruzione del territorio a danno di tutti i cittadini. Le istituzioni siano pronte a confrontarsi senza pero' voler disconoscere il ruolo del Mibact nell'esercitare il proprio compito di tutela del patrimonio collettivo”.