I Sindaci di Fossato di Vico, Gubbio e Gualdo Tadino – Monia Ferracchiato, Filippo Stirati e Massimiliano Presciutti – sono stati ospiti degli imprenditori del comprensorio della Sezione eugubino-gualdese di Confindustria Umbria in un incontro che si è svolto al Park Hotel Ai Cappuccini di Gubbio.
Per i Sindaci – tutti neo eletti – è stata un’occasione per illustrare i punti salienti dei rispettivi programmi di mandato, per gli imprenditori un’ulteriore occasione per mettere in fila le questioni irrisolte che maggiormente danneggiano la competitività delle imprese: dall’inadeguatezza delle infrastrutture materiali e di comunicazione, alle lentezze burocratiche fino alle persistenti difficoltà di accesso al credito.
“Voglio cogliere questa occasione di incontro congiunto – ha detto Silvio Pascolini, presidente della sezione eugubino-Gualdese di Confindustria Umbria – per ribadire la necessità di condurre una politica unitaria fra i Comuni del comprensorio su alcuni temi strategici. Una politica finalizzata a creare nuove occasioni di sviluppo per l’intero territorio della fascia appenninica che soffre, a causa del suo stesso posizionamento geografico, di maggiori difficoltà rispetto ad altre aree della regione. Un altro ambito in cui auspichiamo attività coordinate e sistematiche è quello del turismo, settore fondamentale per l’intera regione, ma che sconta la mancanza di una strategia capace di veicolare l’Umbria nel suo complesso”.
I Sindaci nei loro interventi – alla presenza di una cinquantina di imprenditori – hanno mostrato grande apertura ad accogliere i temi sollevati proponendo uno scambio reciproco e una più stretta collaborazione per capire in profondità le esigenze delle imprese per poi intervenire con azioni mirate capaci di assicurare reale sostegno alle attività produttive intervenendo anche sulla macchina amministrativa e innescare meccanismi nuovi e più virtuosi rispetto al passato. Massima attenzione, quindi, al lavoro e all’impresa per invertire quel trend negativo che ha fin qui interessato, forse più di altre aree della regione, la fascia appenninica.
Tra i temi affrontati anche quello legato all’utilizzo dei fondi comunitari per le Aree interne previsti dalla programmazione europea 2014-2020. “Ci auguriamo – ha concluso Pascolini – che la programmazione consenta di utilizzare al meglio tutti i fondi disponibili, con l’obiettivo di colmare quel divario che ci separa dalla ripresa e, soprattutto, dallo sviluppo”.