Storia, ambiente, cultura e sviluppo economico: sono tante le aspettative che la comunità castiglionese ha riversato nell'aeroporto Leopoldo Eleuteri, area all'interno del Parco del Trasimeno. Si è parlato di questo e della lunga e travagliata storia che ha contraddistinto l'acquisizione dell'area
da parte del Comune di Castiglione del Lago durante il convegno “Nuove ali all'aeroporto Eleuteri” che si è tenuto questa mattina durante la XXIV edizioni di Coloriamo i Cieli: un iter partito oltre trent'anni fa e concluso nel 2010 con il passaggio dal Demanio al Comune a titolo gratuito. Per Sergio Batino, sindaco castiglionese, il primo concreto risultato di questo lungo lavoro è stato il recupero e la riappropriazione dell'area da parte dei cittadini. «Un'area dalle grandi potenzialità – ha detto Batino – come attrazione scientifica, storica, didattica e anche a carattere puramente ludico. Un luogo dinamico, ricco, attivo e non statico. Abbiamo un grande tesoro tra le mani e una grande responsabilità verso le generazioni future: quest'area ha grandissime potenzialità di sviluppo economico,
sia locale che regionale, con concrete ricadute in termini occupazionali, con creazione di indotto di qualità e di elevato valore intellettuale». L'area si candida a diventare un polo ambientale, didattico, ricreativo e quindi turistico con il coinvolgimento di grandi investitori privati, anche a livello nazionale, e delle associazioni locali che operano nei settori educativi, ambientali e culturali: Lipu, Aquilonisti del Trasimeno, Aero Club Trasimeno, Laboratorio del Cittadino, Arbit sono solo alcuni dei soggetti già coinvolti in una serie di progetti che stanno marciando, finalmente in maniera spedita dopo tanti anni di lentezze dovute alla estrema complessità tecnica che presentava un'area prima militare e poi passata al Demanio regionale.
Per completare tutto il recupero e il restauro serviranno nuove risorse regionali, da Sviluppumbria e provenienti dal rifinanziamento del Patto territoriale VATO. Giancarlo Faltoni, presidente dell'Aero Club Trasimeno, ha raccontato tutta la storia dell'aviosuperficie, una storia ultra centenaria che ha dato stimolo ad un territorio depresso e sottosviluppato, innescando uno sviluppo economico, tecnologico e quindi occupazionale e demografico inaspettato e insperato per una zona che viveva di agricoltura e di poca pesca.