Strada in discesa, stando alle ultime dichiarazioni delle parti, per l'accordo alle acciaierie di Terni. Martedì ci sarà l'incontro risolutivo a Roma così ci sono ancora alcuni giorni per chiarire gli aspetti non del tutto definiti,
ma i protagonisti parlano di dettagli non influenti. L'azienda tedesca spinge per invogliare altri dipendenti alle dimissioni volontarie, oltre a quelle già avvenute, per abbassare i costi del lavoro ma se si vuole un reale rilancio delle acciaierie bisogna pensare ad un piano di sviluppo e ad un rilancio e non lo si fa diminuendo la manodopera. Con la vendita delle acciaierie di Piombino agli algerini, la probabile cessione di Taranto a cinesi o ad altre cordate, non si capisce qual è la politica dell'acciaio italiana da parte del governo. La meccanica è un settore portante dell'economia nazionale e non potendo più contare su una struttura produttiva interna si mette a rischio un comparto che è un punto di forza dell'industria italiana.