Il viceministro alle Infrastrutture e Trasporti Roberto Nencini ha risposto alle interrogazioni presentate dall’on. Giampiero Giulietti che chiedeva spiegazioni in merito al futuro della Ferrovia centrale umbra, auspicando l’intervento del Governo per rilanciare l’infrastruttura, strategica per la regione Umbria, con il passaggio della concessione della rete a RFI e per ripristinare la tratta Umbertide – Città di Castello, chiusa per motivi di sicurezza
Come ha spiegato il viceministro Nencini, con l’entrata in vigore del decreto legislativo n. 112/2015 e del decreto ministeriale del 5 agosto 2016, la Ferrovia centrale umbra, come le altre ferrovie regionali, è passata definitivamente sotto il controllo dell’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie (Ansf) ed è quindi obbligo dei gestori definire un programma degli interventi di adeguamento agli standard nazionali.
La Regione Umbria, in collaborazione con RFI, ha effettuato una prima analisi dello stato tecnico/manutentivo dell’infrastruttura e si sta lavorando per il trasferimento della concessione della stessa RFI; inoltre sono previsti interventi, che verranno finanziati con fondi FSC, quali l’attrezzaggio della rete con il sistema di terra e il relativo adeguamento del segnalamento, la sistemazione di alcuni tratti tra cui la tratta Umbertide – Città di Castello (51 milioni di euro è il finanziamento già stanziato), la sistemazione dei passaggi a livello mentre è già stato avviato l’intervento di adeguamento e ammodernamento della rete nel tratto Perugia – Ponte San Giovanni.