Nuove norme in materia di diritto allo studio – ”L’emendamento approvato dalla Camera dei Deputati, che introduce nuove norme in materia di diritto allo studio universitario, rischia di comprometterne la sua reale attuazione come stabilito dalla Costituzione”.
E’ quanto afferma la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, che definisce ”assolutamente sbagliato” il contenuto dell’emendamento sul diritto allo studio universitario inserito all’interno del ”decreto del fare”, in corso di approvazione alla Camera dei Deputati. ”Le modifiche introdotte – afferma la presidente – determinano una confusione di competenze e danno vita ad una negativa ‘competitività’ tra due distinti sistemi di diritto allo studio, uno in capo al Ministero dell’università e ricerca, e uno alle Regioni, modificando di fatto il sistema integrato di strumenti e servizi per la garanzia del diritto allo studio (come stabilito dal D.L 68/2012), e soprattutto quanto previsto dalla stessa Costituzione che affida alle Regioni la competenza esclusiva in materia gestione del diritto allo studio universitario”.
”In questi anni proprio le Regioni – aggiunge Marini – hanno dovuto, con risorse proprie, sopperire alla costante diminuzione del Fondo nazionale per il diritto allo studio che ha subito, per effetto delle diverse manovre finanziarie nazionali, quasi il totale azzeramento. ”Ritengo assolutamente sbagliato il contenuto di questo emendamento ed auspico che nel prosieguo dell’iter parlamentare del ”decreto del fare’ Governo e Parlamento modifichino sostanzialmente la normativa introdotta, al fine di salvaguardare il pieno diritto allo studio universitario. Auspico altresi’ – conclude – che sempre in questa circostanza il Parlamento provveda a dare copertura finanziaria al Fondo integrativo per l’erogazione delle borse di studio che per il 2014 risulta essere praticamente pari a ”zero”’.
La presa di posizione della presidente Marini è stata così commentata dalla deputata umbra del PD Anna Ascani: “La preoccupazione espressa dalla Presidente Marini riguardo quanto è contenuto nel DL ‘Fare’ sul tema del diritto allo studio è legittima e comprensibile; è dovere di tutte le istituzioni, ad ogni livello, tenere presente che l’Italia sconta su questo campo un ritardo imbarazzante rispetto al resto d’Europa: siamo al terzo posto per livello di contribuzione studentesca e, d’altro canto, abbiamo uno dei più bassi livelli di assistenza finanziaria agli studenti. Nel nostro paese, infatti, ottiene una borsa di studio solo il 7% degli studenti, contro il 25,6% della Francia, il 30% della Germania e il 18% della Spagna. Senza contare poi che in 5 anni il nostro dato è enormemente calato (-11,2%), così come sono calate drasticamente le immatricolazioni (-10%). E’ quindi evidente l’urgenza di varare misure che mettano al primo posto le esigenze degli studenti e tentino di invertire la rotta, avvicinandoci il più possibile al raggiungimento degli obbiettivi fissati per il 2020″.
“La Camera”, spiega ancora la Ascani, “ha dunque inteso dare un segnale molto forte, per fermare la fuga degli studenti dalle università ed evitare che le loro scelte siano legate solo all’efficienza dei sistemi regionali di diritto allo studio che in molte regioni d’Italia è, stando ai dati, purtroppo bassissima. Per questo, considerando che il diritto allo studio è una vera e propria emergenza, abbiamo proposto l’istituzione di un programma nazionale che affianchi e potenzi quelli regionali. A questo punto è necessario prevedere, anche prendendo atto delle giuste osservazioni che ci giungono dalle Regioni, che esse siano meglio coinvolte e che, in tutti i casi, si agisca di concerto per riportare risorse al sistema universitario e di difendere diritti finora negati a decine di migliaia di studenti”.
“Se gli studenti destinatari di una borsa di studio passeranno, ad esempio, da poco più di 100mila a 150mila (benché questo dato resti del tutto insoddisfacente)” conclude la deputata umbra “avremo comunque compiuto un grande passo in avanti, del quale, sono certa, anche la presidente Marini sarà ben lieta”.