La Polizia di Fano incuriosita da tre personaggi sospetti, provenienti da Rimini ( due Albanesi ed una donna campana) li ha bloccati dopo un lungo inseguimento
All'interno dell'auto sono stati rinvenuti svariati gioielli e attrezzi da scasso . I tre ladri di abitazioni potrebbero essere gli stessi che tra Novembre e Dicembre avevano messo in atto molteplici furti in tutta la zona dell'altro Tevere a cui la Ploizia aveva dato il nome acrobati per la capacità di raggiungere le abitazioni dall'esterno arrampicandosi sui tubi del metano.Al momento del fermo i tre della banda provenivano da Rimini dove avevano effettuato diversi colpi.
I carabinieri della compagnia di Città di Castello,assieme agli uomini del commissariato,stanno approfondendo le indagini per capire se effettivamente la banda degli acrobati abbia una relazione con i furti avvenuti nella zona ed, in tal senso, ci sarebbe una affinità soprattutto con la corporatura di uno dei componenti, in modo particolare per la statura che combacerebbe con alcune descrizioni riportate nelle diverse denunce che indicano anche la presenza di un bambino utilizzato per fare la staffetta durante i furti.
Notevole il bottino sequestrato (nel comunicato si parla di oltre 300 gioielli) che potrebbe appartenere ad alcune famiglie Ato Teverine derubate.