Carrefour non riaprirà il punto vendita di Cascia. E così il secondo supermercato con marchio Carrefour in Umbria, oltre a quello di Terni, chiude per causa del terremoto. La scossa del 30 ottobre 2016 ha reso inagibile la sede del supermercato, situata in via Pier Paolo Prosperi, al piano terra di una palazzina, e ora il noto gruppo di supermercati ed ipermercati nato in Francia, che in Italia vanta oltre 1.071 punti vendita in ben 18 regioni, nonché primo distributore nel mercato Europeo, ha deciso di tirare giù la saracinesca per sempre.
La decisione arriva dopo mesi di trattative che hanno visto discutere animatamente intorno ad un tavolo: dipendenti, amministrazione comunale e Regione. E pensare che in questo frangente i dirigenti Carrefour assicuravano una soluzione positiva. Invece ora tutto sembra franare per le 10 persone che da oltre un anno erano già senza lavoro, sostenuti solo dal valore economico minimo della cassa integrazione.
A comunicare la disfatta il sindaco Mario De Carolis che si schiera dalla parte dei dipendenti e contro la perdita di questi importanti posti di lavoro per Cascia. «Sono solidale e vicino ai dieci cittadini che si trovano ad essere parte lesa, insieme a tutta la città, di questa spiacevole situazione, che oltre ai già molti disagi recati dal terremoto ci fa constatare una grave perdita, sul piano economico e sociale ed è inoltre un vero fulmine a ciel sereno». «Malgrado i molti incontri, iniziati subito dopo il sisma già dall’attuale vicesindaco Gino Emili – spiega infatti il primo cittadino – i colloqui, le missive, i solleciti, tutta la disponibilità sia del Comune che della Regione nel cercare di trovare soluzioni alternative per la riapertura di un punto vendita in un’altra sede sempre a Cascia e nonostante le rassicurazioni continue giunte da Carrefour fino a qualche tempo fa, ci troviamo ora a far fronte alla notizia inaspettata e altamente nociva di chiusura definitiva. Voglio quindi auspicare con fermezza – conclude De Carolis – che una così grande azienda, che solo in Italia vanta una storia imprenditoriale e di servizio di oltre cinquant’anni, possa rivedere la sua decisione sulla chiusura del supermercato di Cascia, non abbandonando a causa del terremoto la città e soprattutto i cittadini, che per diversi anni hanno lavorato per loro. Noi siamo qui, pronti, come del resto da oltre un anno, per continuare il percorso di mediazione e per portare finalmente al termine la trattativa che, secondo gli interessi dichiarati, porterebbe alla soluzione più vantaggiosa per tutti, ovvero alla repentina riapertura di un market Carrefour in un altro locale».
Ma il gruppo francese sembra non volerci sentire. Eppure è evidente che il supermercato lascia un “vuoto” economico che deve essere quanto prima colmato. E chissà che altre catene alimentari non prendano in considerazione il fatto di rimediare in fretta a questa situazione.