Sotto sequestro l’allevamento degli orrori a Campello.
Sono 24 i cani di razza “pastore dell’Asia centrale” salvati dai Carabinieri forestali nel corso di un’indagine coordinata dal sostituto procuratore Michela Petrini della Procura di Spoleto.
Tra maltrattamenti, mercato clandestino, e introduzione illegale sul territorio nazionale per i quadrupedi era un vero e proprio incubo. Ad alcuni sono state tagliate coda e orecchie, nonostante i divieti di legge che vietano tassativamente di “modificare la morfologia di un animale”, altri invece erano cani cosiddetti “aborigeni”, ovvero introdotti illegalmente sul territorio nazionale senza la necessaria certificazione sanitaria.
Una vera e propria attività clandestina che ora è al vaglio dei militari delle forze dell’ordine. Due risulterebbero essere gli indagati, il proprietario degli animali e un veterinario, entrambi residenti a Foligno. Quest’ultimo in particolare avrebbe attestato falsamente di aver proceduto all’inoculazione di un microchip in realtà mai avvenuta.