Aveva fatto scalpore il furto in una ditta di autotrasporti a Bastia Umbra avvenuto a cavallo tra il 3 e il 4 aprile. Quella notte dei ladri, dopo aver forzato il cancello della ditta, erano riusciti a rubare un autocarro (usato anche per la fuga e per il trasporto del materiale), un trapano, un martello pneumatico, un avvitatore, una sega ed una livella laser.
Adesso, ad un mese dal colpo, la svolta nelle indagini.
Dai primi accertamenti effettuati dai poliziotti emergeva che l’autore (o gli autori) si erano introdotti nella proprietà dopo aver tagliato una rete elettrosaldata. Ma nel forzare la rete si erano feriti poiché gli agenti avevano rinvenuto tracce ematiche un po’ ovunque. In più le telecamere di sorveglianza avevano immortalato l’uomo mentre si allontanava a bordo dell’autocarro, ma anche mentre tentava di utilizzare una sciarpa per tamponare una ferita ad una mano.
Dopo alcuni complessi accertamenti, guidati anche dai titolari della ditta, i sospetti si sono indirizzati su un ex dipendente che in passato aveva collaborato con l’azienda stessa.
L’uomo è stato rintracciato nell’abitazione della madre, dove vive. Contemporaneamente, in zona Madonna di Campagna, è stato rinvenuto anche l’autocarro, all’interno del quale sono state rilevate vistose tracce di sangue ad opera della Polizia scientifica.
Il sospettato, un italiano dell’81, non ha opposto alcuna resistenza e alla fine ha ammesso le proprie responsabilità. Del resto nel suo appartamento i poliziotti hanno trovato gli indumenti che indossava al momento del fatto ancora sporchi di sangue, mentre in due garage a sua disposizione sono stati rinvenuti sia gli attrezzi usati per introdursi nell’azienda (sporchi di sangue), che la refurtiva. L’uomo è stato accompagnato negli uffici del commissariato per gli adempimenti del caso e poi è stato denunciato per furto aggravato.