II gup Piercarlo Frabotta ha disposto il rinvio a giudizio di un ex imprenditore di 78 anni che dovrà rispondere di omicidio colposo per il decesso del fratello che aveva lavorato per lui.
L’uomo morì nel maggio 2016 e, secondo la ricostruzione della procura, per l’attività lavorativa svolta aveva subito un’esposizione all’asbesto (amianto) per cui avrebbe contratto un mesotelioma pleurico diagnosticato nel 2013. L’attività presa in considerazione dal pm Carmen D’Onofrio è quella effettuata dal 1971 ai primi anni Novanta in tre diverse società (due avevano sede a Bastia Umbra, la terza a Passaggio di Bettona) di cui era legale rappresentante il fratello.
La procura contesta all’ex imprenditore la violazione di norme in materia di prevenzione degli infortuni e sicurezza sul lavoro. L’Inali, rappresentata dall’avvocato Andrea Bellucci, si è costituita parte civile. L’ente intende recuperare, qualora sia riconosciuta la responsabilità penale, cioè in caso di condanna, circa 300 mila euro, pari alle somme erogate come rendita ai superstiti.