“L’ospedale di Assisi è un fiore all’occhiello della sanità regionale e può essere un esempio per tutti”. Parola di Andrea Casciari, direttore generale Usl Umbria 1, nel corso di un incontro svoltosi ieri a Santa Maria degli Angeli.
Come riporta il Corriere dell’Umbria è stato presentato, di fronte a molti cittadini, all’assessore regionale Luca Barberini, al sindaco Stefania Proietti e all’assessore Massimo Paggi e alla presidente della terza commissione Francesca Corazzi, il bilancio del 2018 del nosocomio assisano.
Un bilancio brillante, anche se non mancano le criticità, per stessa ammissione di Paggi: “Mancano – ha detto – alcune figure indispensabili: in primis, un cardiologo a tempo pieno e un ortopedico. Sarebbe necessario un miglioramento della logistica della struttura e in particolare, un reparto di medicina a ciclo breve allocato in maniera più razionale e rispettosa della privacy dei degenti”. Per quanto riguarda i numeri, particolare attenzione all’assistenza domiciliare integrata che coinvolge circa 25.500 persone, “un servizio che magari passa inosservato – ha detto Casciari, insieme alla dirigente Gigliola Rosignoli – ma che in realtà rappresenta un investimento importante, perché ci vuole personale medico, infermieri e mezzi. Anche la centrale operativa 118 del territorio è importante, il processo della centrale operativa territoriale (Cot) verrà esteso rendendo più efficienti i servizi territoriali”.
Descritte anche le aggregazioni funzionali territoriali “che è stato spiegato finalmente permettono un’assistenza h24 dedicata a tutti che darà, nel tempo, risultati straordinari”. Il nosocomio è leader per la chirurgia ambulatoriale (la più alta in Umbria), con la chirurgia plastica e quella oculistica che registrano grandi numeri, stabile la chirurgia pediatrica”.
“Crescono gli accessi al pronto soccorso, stimati in quasi 16.500. Il servizio di urodinamica ospedaliero e distrettuale è positivo, con accessi anche da altre aree (su tutte Foligno), bene l’ambulatorio per il piede diabetico (2.430 prestazioni fra settembre 2017 e settembre 2018, 260 pazienti). Ottimi numeri per lo scompenso cardiaco, 5.392 prestazioni ambulatoriali; per la medicina a ciclo breve la degenza media è di 4 giorni, il fatturato circa 800.000 euro. Per il trattamento delle ferite difficili, 700 prestazioni da agosto ad ottobre, 400 pazienti curati. La chirurgia plastica e ricostruttiva ha fatturato 980.000 euro”. come detto, c’è chi chiede di più: oltre a Paggi, anche la minoranza con Stefano Pastorelli, coordinatore della Lega Assisi: “Si tuteli l’ospedale e il comprensorio con fatti, non con mirabolanti promesse a fini elettorali”. “Chiediamo e sosteniamo con forza ogni azione volta al potenziamento”, conclude il sindaco.