Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ospite speciale delle celebrazioni per San Francesco patrono d’Italia.
Il premier è arrivato ad Assisi alle 9,40, accompagnato da padre Mauro Gambetti, custode del Sacro convento.
Lo ha accolto con tanto di stretta di mano e sorriso non d’ordinanza la governatrice dell’Umbria eletta con il Pd Catiuscia Marini, fuori dalla Basilica, fatto inconsueto visto che sino ad ora i saluti sono sempre stati fatti dentro la chiesa.
Servizio d’ordine imponente, sia privato che istituzionale, per i diecimila pellegrini della Campania e gli ospiti tradizionale della festa del 4 ottobre. Per l’inizio della messa, alle 10, la piazza antistante la basilica era piena solo per metà. Il corteo con i gonfaloni dei comuni campani e i bambini delle scuole assisiati ha portato un po’ di colore.
«San Francesco ha dato attuazione al messaggio più rivoluzionario mai concepito: gli ultimi diventano i primi. E’ un principio dal valore universale che dovrebbe guidare tutti quelli che amministrano la res pubblca». Così Giuseppe Conte ad Assisi, durante la celebrazione per la festa di San Francesco patrono d’Italia. Il premier ha sottolineato la linea francescana della manovra: «Non un mero documento contabile, ma un programma di riforme che ha cura dei bisogni. Pensando alle persone più svantaggiate abbiamo adottato una riforma di cui sono particolarmente orgoglioso – ha sottolineato -, il reddito di cittadinanza. Non un sussidio assistenziale, ma la scintilla per rendere partecipi della nostra comunità tante persone che in questo momento ne rimangono escluse».